Dopo l’ottimo film, Hell or High Water, del regista David Mackenzie, che era stato candidato a diversi premi Oscar nel 2017, tra cui per la miglior regia, Netflix torna a scommettere su questi, con il lungometraggio Outlaw King(Il Re fuorilegge) uscito il 9 novembre.
C’è da dire che se guardato dal punto di vista meramente tecnico è ben fatto, in particolare le battaglie, in cui si ha l’impressione di essere lì dove si svolge l’azione.
A pesare su tutto però una sceneggiatura incapace di dare la giusta profondità agli svariati personaggi coinvolti, proponendo una trama per quanto incentrato su un lato di storia forse non molto noto(sulla figura di Roberto I di Scozia) ben presto sa molto di già visto e a questo si va aggiungere un lavoro discreto sul doppiaggio(prevedibilissimo essendo una produzione Netflix) che non aiuta a immedesimarsi nei personaggi coinvolti nei momenti in cui le scene di battaglia non sono presenti.
Unica interpretazione di rilievo è quella del re Edoardo, contrapposto al re Roberto, interpretato da Billy Howle, che riesce a trasmettere tutto il carisma positivo e negativo del suo personaggio, tramite una buona mimica.
Delude invece l’interpretazione di Chris Pine che non riesce a recuperare quanto svolto nel film Hell or High Water, proponendo un personaggio che sa molto di già visto, incapace di emergere tra tutti gli altri personaggi, (di sicuro un giudizio che risente di un doppiaggio pessimo, non avendolo visto in lingua originale) su cui è impossibile entrare in una qualsiasi forma di empatia ed essendo il film incentrato tutto su Chris Pine è un lato negativo che nuoce gravemente al lungometraggio.
In tutto questo il dramma è presente ma durando l’intero film quasi due ore, ed essendo queste presenti in una manciata di scene, occupando l’intero lungometraggio di scene di battaglia, non è sufficiente a soddisfare lo spettatore, almeno non chi aveva visto il precedente lavoro di Mackenzie(migliore dal punto di vista della sceneggiatura, capace di regalare oltre l’azione anche una profonda descrizione dei personaggi).
Da vedere unicamente se in cerca di un film d’azione ben fatto ma fallimentare sul piano narrativo e drammatico.
RICCARDO GABRIELE