In Concorso a Venezia 75, Acusada di Gonzalo Tobal un modesto dramma giudiziario. La vita della giovane Dolores Dreier (Lali Esposito) è sconvolta dalla morte della sua amica Camila, avvenuta due anni prima. Dopo una festa, la giovane viene assassinata e l’unica ad essere sospettata è Dolores. Durante le indagini si viene a scoprire che qualche settimana prima dell’omicidio Cami aveva reso pubblico un video porno di Dolores, ed ecco il possibile movente. Si crea per il caso un circo mediatico di notevoli dimensioni. I genitori e il gelido avvocato controllano ogni parte della vita dell’ acusada. A pochi giorni dal verdetto Dolores è completamente isolata, non può più uscire di casa senza che i giornalisti la assaltino, non le è permesso neppure di navigare in internet. Problematiche giovanili, sciacallaggio mediatico, il complicato rapporto padre-figlia, c’è tutto, ma niente viene approfondito e ogni cosa è sfiorata appena. Dolores (perennemente con l’espressione irritata) è esasperata al punto da sbattere la testa al muro, letteralmente. La luce non cambia mai, un po’ come nell’ironico set di Boris. l’impressione che lascia è proprio che si tratti di un film televisivo. Probabilmente la nostra Franca Leosini ci avrebbe guidato meglio dentro questa “storia maledetta”. Il mistero più grande resta come faccia ad essere in concorso a Venezia.
Roberta Fiaschetti