La profezia dell’Armadillo in concorso nella sezione Orizzonti a Venezia 75 e al Cinema dal 13 Settembre tratto dal fumetto best seller di ZeroCalcare. Alla regia Emanuele Scaringi al suo secondo lungometraggio. Prodotto da Domenico Procacci che ha creduto anche nell’altro film “a fumetti” di Venezia quello del fumettista GiPi “Il Ragazzo più Felice del Mondo”.
Zero ( Simone Liberati) attraversa Il limbo dei trentenni di oggi, a Rebibbia, tra fossili mastodontici e centri sociali occupati. Discute ogni giorno con l’immaginario armadillo gigante suo consigliere prediletto, interpretato da Valerio Aprea. Creando cosí un divertente commento interno alla storia. A turbare la quotidianità nella periferia romana è la notizia improvvisa della perdita dell’amica Camille, amore d’infanzia mai dichiarato. Zero stavolta si spinge fino al centro di Roma, in compagnia dell’amico Secco (Pietro Castellitto) in un giro notturno della Capitale simpatico omaggio a Vacanze Romane. Molti i personaggi noti, al cinema e non, Adriano Panatta interpreta se stesso in un divertente sketch in aeroporto, Claudia Pandolfi è la madre di Blanka il ragazzino che Zero aiuta con i compiti e Kasia Smutniak la bellissima spazzina. I tempi comici ci sono, i riferimenti politici al G8 e alla Tav anche, scatena più volte la risata e la trama si svela profonda.Però ci si chiede se non sia passato un po’ troppo dalla prima edizione de “La profezia dell’Armadillo” (è del 2011). forse la profezia era di un momento già passato?
Roberta Fiaschetti